Fotta

Missione possibile: Ponte Della Vittoria

Foto: Nicolò Novali Testi: Alessandro Ferreri

Alessandro Ferreri, foto Nicolò Novali

Mi ricordo quando, una decina di anni fa, mi sono caduti gli occhi per la prima volta su questo spot. Skateavo da un annetto e cominciavo a guardare la mia città in modo diverso, ero in quella fase in cui ti accorgi delle sfumature, dei dettagli architettonici che, interpretati in modi non convenzionali, trasformano uno scorcio anonimo in uno spot per un trick. In ogni caso qui non parliamo di sottili sfumature ma di due enormi full pipe. Normalmente uno spot del genere sarebbe una tappa obbligatoria per ogni skate tour che passa in città, ma non si sa di nessuno che li abbia mai effettivamente skateati. Il problema, perché con gli spot belli ce n’è sempre uno, è che questi full pipe, nati con lo scopo di facilitare lo scorrimento dell'acqua nei momenti di piena sono sospesi al centro dei pilastri del Ponte della Vittoria, un’opera monumentale lunga più di cento metri che attraversa l’Adige, fiume gelido e dalle forti correnti. Tutto questo in pieno centro storico, a due passi dall’Arena di Verona.

Caterina Caselli, ponte sul fiume Adige a Verona

Ho cominciato a fantasticare su come arrivarci. Calarsi con una corda avrebbe attirato troppa attenzione. Il ponte è molto trafficato e a due passi si trova pure una caserma della polizia. Non penso che mi avrebbero sbattuto in galera per una cosa del genere ma sicuramente non me l’avrebbero fatta passare liscia. Inoltre, non avendo alcun tipo di esperienza di arrampicata, cadere e frantumarsi era più una certezza che un rischio.

Bocciato il piano della corda, e non trovando al momento altre soluzioni, ho accantonato il progetto. Nel frattempo gli anni passavano e l’idea di skateare i pipe di Ponte della Vittoria continuava ad abitare i miei pensieri. Prima o poi ci sarei dovuto riuscire.

Di recente mio padre si è comprato un SUP (Stand Up Paddle-board n.d.r.) che ho cominciato ad usare per fare dei giri sul lago di Garda. E così, un pomeriggio d’autunno, durante uno di questi giri è arrivata l’illuminazione che aspettavo da anni.

Alessandro Ferreri, Tuck Knee, foto Nicolò Novali

Il ponte è stato costruito per celebrare la vittoria della Prima guerra mondiale e fatto saltare in aria il 25 aprile 1945, l’ultimo giorno di guerra, dai nazisti in fuga. Dall’esplosione si è salvato solo il pilone della riva est, lo stesso skateato più di 75 anni dopo in queste foto.

Il ponte della Vittoria nel 1945, dopo che fu fatto brillare dai soldati tedeschi in ritirata

Hanno collaborato a questo articolo
Alessandro Ferreri

Ale è un artigiano specializzato nella lavorazione del legno e materiali vari. Skater e free surfer, è sempre pronto a partire per una nuova avventura. Vive a Verona ma ogni volta che lo chiamiamo è a surfare da qualche parte del mondo.

Pubblicato a pagina 11 di Fotta numero 5 - marzo aprile 2023

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