Fotta

Win-Win

Foto: Federico Casella Testi: Alberto Della Beffa

Daniel "Schianta" Lepori, Fs Nosegrind, Torino - Daniel "Schianta" Lepori, Fs Nosegrind, foto Federico Casella

Quando ho iniziato a lavorare nello skatepark building e a collaborare con l’associazione Skateboarding Torino, mi sono reso conto di due pessime realtà presenti nell’amministrazione italiana. La prima è che spesso i comuni e le province, per non complicarsi la vita, decidono di comprare i moduli da skatepark dalle stesse aziende da cui prendono bidoni della spazzatura e panchine spendendo una marea di soldi pubblici e ottenendo pessimi risultati. Anche perché queste aziende di skateboarding molto spesso non sanno nulla.

La seconda riguarda l’altra tipologia di skatepark, costruiti spesso anche bene e da persone capaci, ma con materiali meno durevoli del cemento, quali legno e acciaio. Questi park necessitano di restauri continui per mantenersi in buono stato, e la loro sfortuna è di trovarsi in un paese dove la manutenzione non la si fa ai viadotti, figuratevi alle rampe da skate. Quindi dopo un certo numero di anni questi park vengono inevitabilmente destinati alla discarica, senza nessun processo di selezione del materiale. In questa maniera ogni anno vengono buttati nell’immondizia decine se non centinaia di migliaia di euro di materiale che nelle mani giuste potrebbe aver seconda vita.

Come probabilmente molte delle persone che stanno leggendo questo articolo, io e i miei amici abbiamo sempre sognato di avere qualcosa da skateare a casa, o per lo meno in un posto vicino casa, un posto che potessi considerare nostro.

Con questo obiettivo in mente, da un po’ di anni ci siamo messi alla ricerca di rampe abbandonate qua e là, pianificando di accaparrarsi il materiale in modi più o meno legali. Due volte ci siamo arrivati vicini e due volte gli addetti dei rispettivi comuni ci hanno preceduto facendo sparire il bottino prima che riuscissimo ad ultimare il nostro piano.

Ma il caso fortunato è finalmente giunto l’estate scorsa, quando un uccellino mi ha detto che un paesino vicino a casa sua aveva in programma di disfarsi della vecchia mini a spina, che non poteva rimanere sul suolo pubblico in quanto versava in condizioni critiche. Le assi del flat erano ormai marce e i balconcini dondolavano un po’ troppo per poter accogliere una session in sicurezza. Tuttavia, dopo un'analisi più accurata, ci siamo resi conto che almeno l’ottanta percento del materiale era in buono stato e così, facendo risparmiare soldi e lavoro alla collettività, siamo riusciti ad accordarci con il comune per occuparci noi dello smantellamento e della rimozione del materiale. Dopo due giorni di trapano e martello e tre giorni di trasloco, tutto il materiale sano era stato portato in salvo.

Dopo aver progettato la forma, la parte difficile del lavoro è stata quella di capire quanto del nuovo design saremmo riusciti a realizzare con il materiale recuperato. Se non hai un euro fare i conti giusti diventa fondamentale. Fortunatamente li abbiamo azzeccati, e con il materiale recuperato siamo riusciti a fare tutte le parti dritte della nuova pool. Fare i corner di legno è una sbatta e averlo finito tutto ci ha dato la spinta finale a deciderci a farli in cemento, prima o poi…

Realizzare una rampa del genere non sarebbe stato minimamente pensabile se non avessimo recuperato quello che poi è stato il novanta percento della nuova struttura e speriamo che qualcun altro prenda spunto da questo progetto e faccia il possibile per recuperare e riciclare il materiale che sta per essere buttato. Se fatta come si deve, questa modalità di recupero è la situazione ideale sia per far risparmiare alla collettività, che per noi che vogliamo prendere parte attivamente allo sviluppo dei nostri spazi, ma soprattutto skateare cose belle. Win-Win.

Marco Giordano, Fs Ollie, foto Federico Casella

Hanno collaborato a questo articolo
Alberto Della Beffa Fotta profile avatar SVG illustration of Alberto Della Beffa (Albi). Alberto Della Beffa

Albi da quindici anni cerca di rendersi utile nello skateboarding, occupandosi di filming e costruzione di skatepark. Ogni suo trick chiuso è frutto di una battaglia. Se vi chiede di filmargli un trick su un china bank, scappate.

Pubblicato a pagina 8 di Fotta numero 5 - marzo aprile 2023

Salita la fotta ?

Abbonarsi è il miglior modo per rimanere sempre aggiornati sullo skateboarding italiano e per supportare la rivista. Con soli 35,00 € avrai 6 numeri di Fotta consegnati a casa tua, più o meno uno ogni due mesi. Fotta è anche distribuita nei migliori skateshop d’Italia.