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Warriors e Aletheia Athens Residence: una crew multigenerazionale

Foto: Federico Casella Testi: Kevin Blaser, Federico Boldini
  1. No profit
    Come alcuni sapranno, la mentalità dei Warriors è da sempre orientata a creare ponti tra le comunità di skate in Svizzera e in Europea. Ciò viene fatto attraverso attività associative come la realizzazione di tavole, la produzione di foto e video, di eventi, ma soprattutto con gli skate tour.
    Quest'ultimo è nato dal contatto con Aletheia Refugee Camp Support, un’associazione umanitaria senza scopo di lucro attiva in Ticino e in Italia dal 2019, che si occupa di portare aiuti concreti ai migranti in Grecia. Da qui l'idea di fare una tavola a sostegno dell'associazione e organizzare un tour ad Atene, per conoscersi e dare visibilità al progetto, e ovviamente skateare posti nuovi con i local e gli amici di sempre.
    Lorenzo Bergia, il coordinatore di Aletheia, ci ha accolti nel centro di assistenza Meraki di Atene, dove i volontari si occupano di un free market, di un servizio di orientamento e di dare assistenza medica e psicologica ai migranti che riescono ad accogliere. Ci ha spiegato che la Grecia ospita buona parte dei migranti diretti in Europa per sfuggire alle guerre e ai conflitti del Medio Oriente e dell’Africa. Queste persone, spesso non benvenute alle nostre latitudini, non vengono riaccettate dalla Turchia da cui sono arrivate. Si ritrovano dunque bloccate ad Atene in quello che viene definito un “buco nero” nel quale povertà, dipendenze e repressione sono all'ordine del giorno. Questi elementi sono ben evidenti nei quartieri limitrofi del centro, che invece è invaso dai turisti. Durante le session abbiamo potuto vedere con i nostri occhi le situazioni drammatiche con le quali Lorenzo e Aletheia convivono ogni giorno, e ciò ha reso ancora più concreto questo progetto.

Gian Matteuzzi, Fs Boardslide Pop Out, foto Federico Casella

Fabio Emilcare, Bs Noseslide, foto Federico Casella

  1. Ma non ci si prende troppo sul serio
    Siamo coscienti che non salveremo il mondo facendo dei Kickflips (tutti del camoscio, a parte quelli di Schianta) e che abbiamo il lusso di poterci spaccare le ossa per hobby. D'altra parte la leggerezza è fondamentale per stare bene e poter contribuire a qualcosa di più. I tour di skate sono il nostro modo per ricordarci che siamo vivi e anche questa volta - come in ogni tour Warriors da trent’anni a questa parte - la serietà è rimasta chiusa in casa per buona parte del tempo. A prova di ciò, Pete Murphy ha reso divertente ogni situazione, ma ha pagato il prezzo della spensieratezza cadendo di ginocchia sul marmo greco dopo aver provato a saltare tre scalini in un carrello della spesa… Va bene così, Northern Soul Keep the Faith!

Federico Boldini, Boneless Tailblock, foto Federico Casella

  1. Gruppo solido, generazioni diverse ma tutti “road dogs”
    La skate session arriva prima di tutto e per fare in modo che funzioni serve un gruppo di esseri umani decenti che abbiano voglia di far succedere qualcosa di buono.
    Questo tour è stato un successo grazie all'aiuto di tutti e tutte, giovani e veterani, tanto alla session quanto oltre.
    Il buon Schianta Lepori oltre a fare il filmer e chiudere trick pesi si è occupato del tour management e di portare in giro per 10 giorni un gregge di 15 idioti, che, per ringraziarlo del lavoro svolto, lo hanno soprannominato Tanta Merda (TM) per l’intera durata del tour.
    Kevin “Master Blaster” Blaser, oltre a continuare ad essere uno dei riders più consistenti della crew (est. 2005) ha contribuito al finanziamento dell'appartamento che ci ha ospitati ad Atene, tramite le entrate del Warriors Weekend, del quale è uno degli organizzatori.
    Livio Gritti ha gestito la produzione e le vendite delle tavole a sostegno di Aletheia; ed assieme al suo carismatico baffo ha garantito, di giorno in giorno, tricks sempre originali e una concretezza umoristica degna di Bud Spencer.
    Simone Cera e Roy Clavadetscher, the session hyper & beer runners, hanno scaldato gli animi dei greci e delle greche, con uno handstand in downhill di un buon centinaio di metri, oltre che con dei cavalli di battaglia al DIY.
    Lucio Stamerra, 15 anni, era al suo primo vero skate tour e nonostante la sua giovane età si è dimostrato solido su tutta la linea, portando a casa diversi tricks pesi e dimostrando con maestria di saper gestire il proprio talento, evitando che il suo ego prenda il sopravvento trasformandolo in una rockstar.
    A proposito di vere rockstar: Giuliano “Cagarella” Iannarella si è occupato del filming e della creatività quotidiana, ed è anche l'editor dei nuovi progetti video dei Warriors.
    Fede Boldini, fuochista di stirpe, che da anni si occupa di mantenere accesa la fiamma di Warriors, dopo un giorno di assestamento passato a capire se prendersi bene o male per aver dovuto guardare Schianta provare un trick di dubbio gusto su un muretto per quattro ore, il giorno successivo ha contribuito a raddrizzare il Karma dell’intero gruppo portando a casa una delle foto più belle del tour.
    Dennis Gallicchio, che fa tour dal 2006 (credo…), a 34 anni si è buttato da spot che per noi umani sono impensabili, riconfermandosi come esempio di etica skateistica per tutti.
    Fabio Emilcare e Gian Matteuzzi sono degli individui capaci di mettere in luce la bellezza delle contraddizioni umane. Stando in tour con loro ci si chiede come possano dei piedi tanto delicati sullo skateboard, essere al limite del guardabile e la fonte di tale odore raccapricciante. Mah…
    Fabio Almeida, dal primo giorno di tour ha combattuto con un malessere addominale. Grazie a Dottor Google, ogni giorno la diagnosi è cambiata, passando dalla più banale ipotesi d’intossicazione alimentare, ad uno strappo muscolare, all’appendicite, coliche, meteorismo cronico, fino a pensare che ormai per il povero Fabio non ci fosse più nulla da fare. Ad ogni modo lui non ha mollato (…il mazzo), contribuendo a portare “fieno in cascina”. Oggi lo salutiamo, ovunque lui sia! RIP Fabione <3 (Just kidding)
    Nina e Fabi sono la European connection e ci hanno raggiunti da Belgio e Germania. Fabi, non abituato al clima mediterraneo, si è aggiudicato il premio di mister maglietta bagnata, ricoprendo di sudore e sorrisi ogni spot! Nina, più incline alle transizioni, non si è fatta intimidire dalle strade greche e in pieno spirito da guerriera si è spesso confrontata con nuove sfide, grindando pure un Rainbow di due metri. Poi anche fatto la classica gita in ospedale dopo un Roll In sui sassi.
    Fede Casella è un turista di professione, ormai esperto di architettura e dialetto svizzero, associa queste competenze a un Master in intelligenza di strada che lo consolida nel ruolo di mentore per le nuove leve.
    Elvis, Thanos, Notis, Alex, Stroller crew e tutti i locals di Atene ci hanno accolto a braccia aperte e portato in giro condividendo l'entusiasmo per lo skate e la passione per il Karaoke. σας ευχαριστώ παιδιά!

Giuliano Iannarella, Nosebonk, Beanplant, foto Federico Casella

È quindi evidente che quando ognuno ci mette del suo si fanno succedere più cose, e se in più sono anche buone, perché non continuare? Ci sentiamo per la prossima!

Intanto guarda il video Warriors x Aletheia Athens Residence di Giuliano Iannarella.

Pubblicato a pagina 8 di Fotta numero 10 - luglio agosto 2024

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